Gallarate (VA), 6 Aprile 2018 – Sono oltre il 67% del totale gli utenti (aziende e privati) che utilizzano una soluzione di backup sicura per proteggere le proprie informazioni digitali dal rischio di perdita dati. È questo uno dei risultati incoraggianti riscontrati nell’ultimo sondaggio condotto da Ontrack, leader mondiale nel recupero dati. I risultati sono stati resi pubblici in occasione dell’ultimo World Backup Day, il 31 Marzo 2018.
Ma i dati positivi finiscono qui: il sondaggio effettuato ha evidenziato anche molti aspetti negativi. Innanzitutto, la quantità di persone che ha subito una perdita dati è ancora alta: nel 2017 quasi il 20% degli intervistati ha riferito di aver perso i dati. Si tratta comunque di una percentuale più bassa del 7% rispetto a quanto riscontrato nel 2016, quando il tasso era pari al 27%.
Nonostante l’alta percentuale di casi di perdita dati registrata, il sondaggio ha dimostrato chiaramente che un numero estremamente elevato di intervistati - ben il 33% - non stava utilizzando alcuna soluzione di backup nel momento in cui si è verificata la perdita dati. Sebbene il trend degli ultimi 5 anni mostri una leggera diminuzione, il numero di persone che non effettua il backup è rimasto pressochè stabile nel corso degli anni. I dati raccolti a livello globale, infatti, sono passati dal 37% del 2013, al 39% nel 2015, per poi scendere al 33% nel 2017.
La ragione principale per la quale le persone non effettuano il backup è legata al fatto che non hanno abbastanza tempo per cercare e gestire una soluzione di backup che sia adatta alle proprie esigenze.
Il sondaggio ha inoltre mostrato che anche nel caso in cui ci fosse una soluzione di backup attiva, molti utenti hanno comunque subito una grave perdita di dati.
- Nel 2017, solo il 43% è riuscito a ripristinare tra il 75% e il 100% dei dati dal proprio backup.
- L'11% degli intervistati ha potuto invece recuperare solo il 40-75% dei file.
- I restanti hanno dichiarato di aver perso la maggior parte, se non la totalità, delle informazioni digitali.
Nel 2016, le cifre erano più elevate: il 66% è stato in grado di ripristinare tra il 75% e il 100% dei dati, mentre l'11% ne ha recuperati solo il 40-75%.
Questi dati fanno immediatamente sorgere una domanda molto importante: perché una così alta percentuale di intervistati ha subito una perdita di dati, pur avendo in uso una soluzione di backup? La risposta è semplice: perchè non hanno testato o verificato con frequenza se il loro backup funzionasse correttamente.
I risultati del sondaggio di quest'anno hanno mostrato che solo il 27% degli intervistati controlla il proprio backup settimanalmente, mentre il 32% lo fa una sola volta al mese. I restanti rispondenti testano il loro backup soltanto una volta all'anno o mai.
Nel 2016 la percentuale era stata leggermente inferiore: il 24% degli intervistati aveva testato il proprio backup settimanalmente, mentre il 34% almeno una volta al mese, il 13% solo una volta all'anno e ben il 24% non lo faceva mai.
Da quanto evidenziato nel sondaggio, non sorprende dunque che molte delle procedure di ripristino dati mediante il proprio backup diano problemi o siano soggette a errori.
Ontrack consiglia a tutti, utenti privati e aziende, di effettuare il backup di tutti i dati importanti in maniera corretta e costante, controllando e testando con frequenza che la soluzione adottata funzioni correttamente.
Ontrack ha definito inoltre alcune linee guida per aiutare aziende e privati ad effettuare un backup il più possibile accurato:
- Utilizzare e implementare un processo di backup che comprenda tutti i dispositivi e i supporti
- Verificare che i backup funzionino correttamente e che vengano avviati secondo la pianificazione impostata
- Controllare costantemente i sistemi di backup dei dati per identificare eventuali errori
- Testare regolarmente i backup per verificare che i dati siano completi e integri
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 350 clienti e partner Ontrack a livello mondiale (USA, Canada, Francia, Italia, Polonia, Germania, Svizzera, Austria e Regno Unito) durante i mesi di febbraio e marzo 2018 in riferimento agli eventi accaduti nel corso del 2017.
Per ulteriori informazioni sul backup dei dati e su come procedere in caso di perdita di dati, potete visitare: