Indagine Kroll Ontrack: oltre il 50% di coloro che hanno partecipato al sondaggio implementa più soluzioni di backup, rendendo i costi di gestione degli archivi legacy (su nastro) più alti del necess

Written By: Ontrack

Date Published: 5 settembre 2022

Indagine Kroll Ontrack: oltre il 50% di coloro che hanno partecipato al sondaggio implementa più soluzioni di backup, rendendo i costi di gestione degli archivi legacy (su nastro) più alti del necess

Gallarate – 25 Gennaio. Un recente sondaggio tra gli amministratori IT condotto a livello globale conferma che le aziende continuano ad incontrare difficoltà nella gestione adeguata degli archivi legacy su tape – esponendo l’azienda a rischi e costi superflui. Questa seconda edizione del sondaggio condotto da KLDiscovery, uno dei fornitori leader di soluzioni di ediscovery e recupero dati, ha coinvolto 819 amministratori IT ed ha rilevato ulteriori aspetti dei processi e delle criticità associati ad una gestione efficace dei nastri e della loro archiviazione.

Come già rilevato nei risultati del 2015, quasi un terzo di tutti i partecipanti (27%) non ha una visione chiara di quali informazioni siano contenute nei loro archivi (nel 2015 era il 30%). Paolo Salin, Country Director di KLDiscovery in Italia fa notare “É fondamentale che le imprese sappiano quali dati sono presenti negli archivi legacy per essere in grado di rispondere in tempi rapidi in caso di richiesta di accesso a specifici dati qualora dovessero verificarsi indagini interne all’azienda, richieste di conformità alle normative effettuate da enti governativi o come parte di un processo di ediscovery. Quasi la metà delle aziende prese in esame (49%) ha confermato di implementare 2 o 3 soluzioni di backup diverse, con un ulteriore 7% che ne utilizza parallelamente 4 o più. Questo non solo rende ancora più complicato capire dove siano i dati ed agire di conseguenza, ma alza significativamente i costi per la gestione degli archivi.“

La manutenzione delle soluzioni di backup su nastro può essere un’attività costosa, sia per la quantità di dati conservati sia per il numero di sistemi che le aziende spesso devono tenere attivi per assicurarsi di poter soddisfare eventuali richieste di informazioni archiviate. I partecipanti al sondaggio hanno infatti dichiarato che la spesa per mantenere gli archivi accessibili variano da circa 10,000 USD a oltre 1 milione USD a seconda delle dimensioni dell’azienda. Quando è stato chiesto loro di indicare quali sono i tre fattori che maggiormente influenzano i costi, le risposte sono state così suddivise:

    1. Stoccaggio (70%)
    2. Manutenzione (69%)
    3. Personale (52%)
    4. Sicurezza (42%)
    5. Licenze (38%)

I costi possono lievitare anche in connessione alle attività di recupero e ripristino dei dati dagli archivi legacy. Gli specialisti IT che hanno preso parte al sondaggio tra Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia per esempio, hanno registrato numeri di richieste di ripristino decisamente più alti a quelli segnalati dagli operatori in Germania, Francia, Polonia o Italia. Questo è probabilmente dovuto alle legislazioni locali che impongono la consegna di dati rilevanti in cause legali il che di fatto incrementa la necessità di ripristino dati da tape.

La maggior parte delle aziende (56%) ha inoltre affermato di usare versioni diverse delle proprie soluzioni di backup (per esempio, una diversa versione del software in ciascuna sede). Non sorprende dunque che il 40% delle compagnie interrogate (percentuale molto simile a quella dello scorso anno) abbia manifestato l’intenzione di terminare i propri contratti di manutenzione a causa dei costi.

“Non siamo sorpresi da questi risultati,” prosegue Paolo Salin. “Le aziende, specialmente in settori altamente regolamentati, devono spesso conservare i dati per un determinato arco di tempo. Dal momento che non è possibile sapere quali dati serviranno in caso di dispute legali o altro genere di indagini, le organizzazioni scelgono di mantenere tutti i loro sistemi di backup accessibili per eventuali utilizzi futuri.”

Come alternative al mantenimento di sistemi di backup multipli e per ridurre i costi associati alla gestione dei dati legacy, KLDiscovery ha sviluppato una soluzione che cataloga i nastri in un inventario online facile da usare e che permette di effettuare una ricerca tramite filtri. Nel caso fosse necessario ripristinare dati dai nastri in archivio, l’utente può consultare il catalogo senza il bisogno di impiegare vecchi strumenti di backup e inviare la richiesta di ripristino direttamente a KLDiscovery. Salin aggiunge, “Con questa nuova soluzione, le principali voci di costo – stoccaggio, manutenzione, personale e licenze – possono essere ridotte e i sistemi obsoleti possono essere dismessi senza rischiare di non essere in grado di accedere ai dati richiesti in caso di necessità legali.”

Lo studio è stato condotto a fine novembre 2016 tra Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia e Polonia ed ha raccolto le risposte di 819 specialisti IT di aziende o di fornitori di servizi IT.

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KLDiscovery Srl
KLDiscovery è leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e ediscovery. Attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, innovativi software e numerosi tool proprietari, KLDiscovery è in grado di affrontare casi di recupero dati da qualunque tipo di supporto, come hard disk, drive a stato solido, sistemi RAID, memory card, USB key e molti altri dispositivi. KLDiscovery è presente in Italia dal 2002, la sede si trova a Gallarate (VA) dove è ubicata anche la camera bianca, l’unica professionale in Italia per il recupero dei dati. La tecnologia brevettata Ontrack Data Recovery Remote Services, inoltre, permette il recupero dei dati anche in remoto. Country Director è Paolo Salin. A livello internazionale KLDiscovery, con sede a Eden Prairie (Minnesota), opera in oltre 19 Paesi al mondo attraverso più di 30 uffici. KLDiscovery dal 1985 ha svolto oltre 500.000 operazioni di recupero dati, offrendo ai clienti servizi di elevata qualità in 13 differenti lingue. Le principali soluzioni software sviluppate dalla società sono: Ontrack® EasyRecovery™ (per il recupero dati), Ontrack® PowerControls™ (nelle versioni per il mailbox management in Microsoft® Exchange Server, per il document recovery in Microsoft® SharePoint® Server e il restore di singole tabelle in Microsoft® SQL Server), Ontrack® Data Advisor™ (per la gestione dei dati su tape). KLDiscovery è Premium Reseller Blancco per le soluzioni software di cancellazione sicura dei dati. Per ulteriori informazioni: www.KLDiscovery.it; www.ontrackdatarecovery.it.

 

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