Milano - 7 giugno 2016 – Secondo una recente indagine1 sull'utilizzo della tecnologia SSD, ovvero sui drive a stato solido, condotta da KLDiscovery, fornitore leader di prodotti e servizi di recupero dati, cancellazione sicura ed ediscovery, il 92% dei quasi 2.000 intervistati su scala mondiale utilizza dispositivi SSD. Un numero crescente ha riferito di aver sperimentato dei malfunzionamenti e, tra questi, circa due terzi di aver perso i dati.
"Gli utenti business e quelli consumer continuano a scegliere la tecnologia SSD”, dichiara Paolo Salin, Country Director di KLDiscovery in Italia. "Oltre alla velocità e all'affidabilità dei drive allo stato solido, i prezzi sono diminuiti, diventando più competitivi rispetto allo storage tradizionale e, come dimostra la nostra ricerca, i guasti si verificano anche su questa tecnologia”.
Oltre un terzo (38%) dei partecipanti all'indagine ha dichiarato di aver sperimentato un guasto utilizzando drive allo stato solido e di questi quasi due terzi (64%) di aver perso dati. Coerentemente con questa situazione i recuperi da SSD eseguiti da KLDiscovery sono cresciuti in percentuale rispetto alla totalità dei diversi supporti sui quali è stato eseguito un intervento di recupero dati.
Aggiunge Paolo Salin: "Mentre l'adozione di SSD è in crescita e il tasso di malfunzionamento degli SSD e degli HDD sono oramai equivalenti, la tipologia di guasti è in genere differente. Nel caso di hard drive, la causa può essere un problema al motore o un graffio sulla superficie dei piatti del disco, mentre negli SSD, non essendoci parti in movimento, i difetti di funzionamento più comuni sono dovuti a problematiche di tipo elettrico. Quando il malfunzionamento comporta una perdita di dati, non è insolito per gli amministratori IT e i consumatori utilizzare software di data recovery per tentare il recupero: quasi tre quarti degli intervistati ha adottato questo approccio.”
In linea con la diffusione della tecnologia SSD, esiste un fiorente mercato di altre tecnologie di storage all'avanguardia, come i Solid State Hybrid Disk (SSHD), ovvero unità ibride con memorie allo stato solido, drive all'elio e heat-assisted magnetic recording (HAMR) hard drive. L'adozione di queste tecnologie di storage è in lieve aumento rispetto all'indagine dell'anno scorso: i drive SSHD e all'elio sono cresciuti di due punti percentuali e gli intervistati hanno indicato l'integrazione di hard drive HAMR nelle loro aziende (Nota. Gli hard drive con tecnologia HAMR non erano inclusi nell’indagine 2015). I dispositivi SSHD sono adottati, a livello globale, da quasi un quarto degli utenti (23%), le unità all'elio dal 3%, mentre gli hard drive HAMR dal 2%.
"Avanzate tecnologie di storage si stanno certamente espandendo a livello aziendale, ma la crescita degli SSD continua a essere predominante nel mercato attuale", precisa Paolo Salin."L'80% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare SSD in computer laptop e dispositivi mobili. Quasi due terzi all'interno di computer desktop e il 23% su server. Solo il 5% attualmente non sfrutta per niente la tecnologia SSD: più della metà di questi indica il costo come principale ostacolo. Tenendo conto degli effettivi vantaggi nelle prestazioni e del costo decrescente degli SSD, ci aspettiamo una crescita continua nell'uso di questa tecnologia”.
Per maggiori informazioni su KLDiscovery e sui servizi di recupero dati da dispositivi SSD si può visitare la pagina www.ontrackdatarecovery.it/recupero-dati/recupero-dati-ssd/
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1 L'indagine è stata realizzata via email nel mese di maggio 2016 su 1.849 clienti che si sono avvalsi dei servizi di recupero dati di KLDiscovery, intervistati tra Nord America, Europa e Asia-Pacifico.
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KLDiscovery Srl
KLDiscovery è leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura dei dati e ediscovery. Attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, innovativi software e numerosi tool proprietari, KLDiscovery è in grado di affrontare casi di recupero dati da qualunque tipo di supporto, come hard disk, drive a stato solido, sistemi RAID, memory card, USB key e molti altri dispositivi. KLDiscovery è presente in Italia dal 2002, la sede si trova a Gallarate (VA) dove è ubicata anche la camera bianca, l’unica professionale in Italia per il recupero dei dati. La tecnologia brevettata Ontrack Data Recovery Remote Services, inoltre, permette il recupero dei dati anche in remoto. Country Director è Paolo Salin. A livello internazionale KLDiscovery, con sede a Eden Prairie (Minnesota), opera in oltre 19 Paesi al mondo attraverso più di 30 uffici. KLDiscovery dal 1985 ha svolto oltre 500.000 operazioni di recupero dati, offrendo ai clienti servizi di elevata qualità in 13 differenti lingue. Le principali soluzioni software sviluppate dalla società sono: Ontrack® EasyRecovery™ (per il recupero dati), Ontrack® PowerControls™ (nelle versioni per il mailbox management in Microsoft® Exchange Server, per il document recovery in Microsoft® SharePoint® Server e il restore di singole tabelle in Microsoft® SQL Server), Ontrack® Data Advisor™ (per la gestione dei dati su tape). KLDiscovery è Premium Reseller Blancco per le soluzioni software di cancellazione sicura dei dati. Per ulteriori informazioni: www.KLDiscovery.it; www.ontrackdatarecovery.it.
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